venerdì 15 febbraio 2013


NETTUNO POST N° 2

Nettuno per l'astrologia crea realtà virtuali, illusioni e visioni che spesso non sono riscontrabili nella realtà. Ma è un pianeta che crea movimento, anzi metamorfosi.
A proposito di realtà virtuali, voglio proporvi di fare un salto di prospettiva, analizzare tutto quello che è successo negli ultimi anni dal punto di vista dell'astrologia. Questa disciplina consente di vedere le cose dall'esterno, come se fosse uno zoom che allarga l'orizzonte e ci allontana dal particolare per farci vedere un totale, per dirla in termini cinematografici. Si tratta di uno strumento come un altro che consente di avere una visione distaccata delle cose. Fate conto che viaggiamo con google earth.

Lo strumento dell'istruzione
La scolarizzazione di massa fu sancita a fine '800 quando Nettuno era in Gemelli, segno d'aria governato da Mercurio, pianeta della scrittura, dello studio, dell'apprendimento in generale.
E' continuata nel secolo scorso, e poteva essere una grandissima opportunità di affrancarsi dall'eterna ignoranza e arrivare a gestire collettivamente il potere. Pensate: per la prima volta nella storia dell'uomo moderno tutti i baby -boomers del '900 hanno frequentato la scuola. Tutti potevano aprire la mente alla conoscenza. Tutti potevano aspirare a costruire collettivamente una società più giusta, dove chi gestiva il potere doveva rendere conto a persone in grado di pensare e giudicare con cognizione di causa.
Eppure non è accaduto, è anzi successo che la gente ha cancellato i valori della società contadina (quelli buoni e quelli meno), ha scelto invece valori non valori come quelli del consumismo che solleticano le illusioni e le emozioni basse(di avere successo, di essere famosi, di avere soldi, di essere belli come quelli della tv, del cinema ecc) in nome di una libertà che non ha più profondità di significati, di pensiero, di principi, di sentimento.
La libertà di cui abbiamo inseguito le chimere è quella che ci consente di pensare solo ed esclusivamente al nostro tornaconto, coltivare il nostro orticello virtuale e allargarlo a spese non importa di chi, esistere solo in funzione della nostra sopravvivenza come se noi fossimo gli unici a vivere su questo pianeta, nel mondo, nella galassia e nelle galassie accanto.
Accanto a questa illusione abbiamo fatto crescere un altro mostro:quello per cui bisogna assolutamente essere come gli altri, omologarsi nella scelta dei vestiti, del modo di fare l'amore, delle scarpe, del telefono, del computer ecc....
Curiosa questa connivenza tra due atteggiamenti totalmente agli antipodi. Per essere libero di esprimere me stesso (quale me stesso?) mi uniformo totalmente alle mode, ai diktat che mi arrivano dal mondo intorno (primo fra tutti le televisioni ecc)
Sembrerebbe il perfetto equilibrio tra yin e yang, tra la notte e il giorno, tra il caldo e il freddo, una specie di realizzazione dell'uovo cosmico in cui c'è tutto e il contrario di tutto. Tuttavia manca in questo buffo equilibrio il dato che fa la differenza e crea la vita che si evolve. Il pensiero alto, lo spirito, la connessione con il mondo che si muove e alterna il giorno alla notte.La spinta a trasformarsi e a trasformare tutto ciò che si è e si ha.
Giorno e notte insieme in stallo non possono convivere nella nostra dimensione. Siamo sulla terra che ha ritmi precisi come tutto il cosmo intorno alla nostra piccola galassia e pretendiamo di ignorare l'alternarsi delle stagioni, del giorno e della notte, del caldo e del freddo, della sconfitta e della vittoria! Mettiamo che questo sia fattibile, ma lo è per ciò che riguarda solo aspetti esteriori della nostra personalità non certo tutta la complessità dell'essere umano.
Il risultato di tutto questo è perciò che siamo diventati esseri limitati, esseri che si alzano vanno a lavorare o a scuola, vanno in palestra, comprano, mangiano, ogni tanto (e sempre meno) fanno l'amore con qualcuno (molti lo fanno pagando per non avere impegni sentimentali), mangiano e guardano la tv ( i programmi che scegliamo noi:questa sì che è libertà!) poi dormono un sonno senza sogni.
Sempre di più un vita virtuale in cui le necessità di sentimenti e idee sono scisse dal corpo. Rimane più facile dare ascolto a quest'ultimo come se il resto fosse zavorra inutile.
Comico tutto questo: ci stiamo impegnando tutti a diventare una sorta di robot mentre gli scienziati ne stanno costruendo di similissimi a noi. Costruiamo robot mentre diventiamo tali. Ancora realtà virtuali dunque.
Da punto di vista astrologico tutto quello abbiamo vissuto è il risultato dei transiti di Nettuno in Acquario dal febbraio 1998(con un breve ritorno indietro in Capricorno) fino a febbraio 2012, preparato e rafforzato dal transito di Urano nello stesso segno tra il 1996 e il 2003. In questi anni si è chiuso un cerchio ideale in cui questo pianeta ha toccato l'ultimo segno d'aria, Acquario appunto. Questo elemento crea un forte movimento in avanti nell'umanità, ma se non è supportato da una coscienza superiore anche le nozioni diventano strumento di abbassamento della coscienza.
Ma chi è Nettuno? ….....

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