domenica 2 dicembre 2012

SULLA LUNA:I TALENTI SEGRETI DELLA LUNA IN VERGINE



MARIA CALLAS, CANTANTE LIRICA
Talvolta il Sole in Sagittario designa una vita dedicata all’arte in generale e ancora più spesso al canto. Quando la Luna è in Vergine però chiede sicurezze, rende perfezionisti e tendenzialmente restii ad esporsi al giudizio altrui. Una donna con questa combinazione Sole-Luna vive una strana commistione fra estro creativo ed energia senza fine del Sole, con la pignoleria e il terrore della inadeguatezza suggerito dalla Luna in segno di Terra. Questi elementi creano frequentemente femminilità che si trovano a soffrire di solitudine ma capaci di grandi risultati nel lavoro. E’ il caso di Maria Callas, cantante lirica che ha profondamente segnato il novecento con il suo canto personalissimo. Di famiglia greca, nasce a New York il 2/12/1923 in una condizione sociale difficile e senza grandi prospettive dal punto di vista economico. La figura della madre, donna ambiziosa, pronta a sfruttare la figlia e il suo talento per salire la scala sociale, ne condiziona l'adolescenza e segna la sua vita. Nel 1937 la madre si separa dal padre e tornano in Grecia. Qui Maria studia al conservatorio pianoforte e canto. Incontra Tullio Serafin, direttore di orchestra italiano che la porta all’Arena di Verona dove si esibisce nella Gioconda. Da questo punto in poi diventa la “Callas”, il mito indiscusso che ridà splendore al belcanto del primo Ottocento italiano. La sua Luna meticolosa e perfezionista le consente di diventare la “Norma” più  amata ed ascoltata in assoluto della storia. Incontra, dopo un matrimonio non soddisfacente, Aristotele Onassis, ricchissimo armatore greco di cui diviene l’amante. Lui non la sposerà mai malgrado lei ne sia totalmente presa, al suo posto ci sarà Jackie Kennedy. Dopo questa umiliazione non ritroverà mai la voglia di amare, morirà sola a Parigi, alcuni dicono suicida, lasciando come ultima volontà quella di essere cremata e far spargere le sue ceneri nell'Egeo. Lo stesso mare che aveva cullato la sua felicità nel panfilo di Aristotele Onassis.

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